La rivoluzione nel settore della comunicazione digitale apportata dal web 2.0 ha messo in luce nozioni, quale quelle di ‘trasversalità’ e ‘complementarietà’, che sembravano appartenere ad altre sfere d’indagine. Infatti, ponendo in primo piano l’esigenza di “contenuti di qualità”, fondamentali se si vuole avere una chance di sopravvivenza sulla Rete, ha aperto la strada a figure professionali atipiche, che sanno coniugare competenze tecniche a preziose abilità di scrittura.
Se l'ottimizzazione del codice e la correttezza in tema di developing rappresentano sicuramente un fattore preponderante per il successo di un sito web, “l’altra metà di Google” sono i contenuti con cui un’ottima struttura è riempita, figli di un vivace argomentare e una miscela di keyword pertinenti. Chi si occupa di SEO copywriting, la produzione di brillanti articoli per il web, appunto, ha assunto negli anni una notevole importanza nel settore del digital marketing, costruita sulla specializzazione nella scrittura persuasiva ed efficace in ottica pubblicitaria. Per suscitare Engagement (termine–chiave del pianeta SEM), non occorre scrivere un trattato sul prodotto o il servizio reclamizzati da un determinato sito web, ma ciò che più conta è la chiarezza espositiva, l'originalità e la capacità di attirare interesse verso un brand, coinvolgendo i lettori da subito, con la scelta di un titolo azzeccato. Le parole da usare devono essere selezionate con cura, come un bravo alchimista sceglie gli ingredienti migliori per realizzare una nuova “magia”, e devono rispecchiare fedelmente le keyword di settore più pertinenti, meglio ancora se accompagnate da un notevole volume di ricerca. Infatti, i backlink e il social sharing, elementi decisivi per una buona indicizzazione di una pagina web, non si comprano con i soldi (tranne, ovviamente, nel caso della "corruzione" di parenti e amici, che accettano bonariamente di condividere un determinato post sulla propria pagina Facebook o LinkedIn...), ma si conquistano con la qualità dei contenuti. Talvolta ce ne dimentichiamo, ma la SERP dei motori di ricerca è conseguenza del successo online di un articolo, non causa. Ogni posizione scalata nel ranking è frutto di un duro lavoro, e di questo il SEO è assolutamente consapevole.
Così, Google ha favorito la nascita di figure professionali “trasversali”, di formazione interdisciplinare, che a una base di nozioni tecniche sulla programmazione e lo sviluppo di siti web abbinano un background umanistico, caratterizzato da creatività, open mind e capacità di scrittura. Accanto a web designer e web developer, un ruolo d’importanza strategica per il successo online è occupato da SEO copywriter, web content editor e blogger.
L’“altra metà di Google”, appunto.
Stefano Airoldi scrive contenuti di qualità per il web (principalmente su Milano), che godono di una buona indicizzazione e di un alto numero di condivisioni. Il suo profilo professionale "trasversale" può risultare molto interessante per chi si occupa di web marketing e decide di costruire il successo della propria attività su un copywriting di livello superiore.
I punti di forza del SEO Copywriting di Stefano sono essenzialmente tre: